🛖 Skara Brae: le curiosità nascoste dietro questo gioco da tavolo preistorico
Un gioco da tavolo strategico che
affonda le radici
nel Neolitico, ma
ha lo spirito
visionario di due
autori moderni.
Scopri cosa rende Skara Brae
così speciale, al di
là della plancia.

📍 Dove tutto ha avuto inizio: cos'è davvero Skara Brae?

Se ti dicessi che un piccolo villaggio in pietra sulle coste delle Isole Orcadi ha ispirato un gioco
da tavolo moderno... ci crederesti?
Skara Brae è un sito archeologico reale, un villaggio neolitico rimasto nascosto per millenni sotto la sabbia, fino a quando una violenta tempesta nel 1850 non lo ha riportato alla luce. Quello che è riemerso è stato stupefacente: abitazioni in pietra perfettamente conservate, con tanto di letti, armadietti e focolari — tutto risalente a oltre 5000 anni fa.
Una vera e propria macchina del tempo che racconta come vivevano le prime comunità stabili in Europa.
🎲 Perché farci un gioco da tavolo?
La risposta la conoscono bene Shem Phillips e Sam Phillips, mente e mano di Garphill Games, la casa editrice neozelandese che ci ha già portato capolavori come Paladini del Regno Occidentale.
Ma stavolta hanno scelto di fare qualcosa di diverso. Skara Brae è più piccolo, più intimo, e forse anche più personale.
Non si tratta di conquistare regni o erigere cattedrali. Si tratta di sopravvivere, gestire risorse essenziali, vivere in equilibrio con la natura — esattamente come facevano gli abitanti originali di Skara Brae.
Una scelta coraggiosa, quasi poetica. Ma soprattutto: una sfida strategica diversa dal solito.
🧠 Gli autori: quando il talento resta in famiglia


Shem Phillips non ha bisogno di presentazioni. Il suo nome è sinonimo di eurogame intelligenti, ben oliati e profondi, ma sempre accessibili. Ma in Skara Brae, il tratto visivo è altrettanto protagonista.
Perché a illustrarlo è Sam Phillips, fratello di Shem, che non solo cura ogni dettaglio grafico, ma è parte integrante della visione creativa del brand. Garphill Games è una questione di famiglia, e questo si percepisce.
Ogni gioco è un pezzo di cuore. E Skara Brae, in particolare, è un omaggio silenzioso alla memoria, alla cura, alla semplicità delle cose vere.

🔍 Curiosità che non troverai nella scatola
- Il “Midden” è reale: nel gioco, accumulare risorse genera rifiuti che riducono lo spazio. Questo non è solo un’idea di design: nei villaggi neolitici, il midden era una vera discarica condivisa, spesso usata per isolare le pareti delle case. Geniale e... disgustoso.
- Solo 4 round, ma ogni scelta pesa: Skara Brae è corto e intenso. Ogni azione ha conseguenze, e l’ottimizzazione delle risorse è un gioco nel gioco.
- Non c'è nessun automa in solitario: la modalità solo è pulita, essenziale, ma sfidante. Senza IA, ma con tanti obiettivi da raggiungere — un vero puzzle personale.
- Shem e Sam si sono ispirati a veri ritrovamenti archeologici: le icone, gli oggetti, i simboli presenti nelle carte derivano da ciò che è stato effettivamente ritrovato a Skara Brae.
❤️ Per chi è questo gioco da tavolo?

Se ami i giochi da tavolo con anima, dove la scelta conta più della fortuna, dove il tempo è breve ma intenso, e soprattutto se cerchi un gioco solitario che ti parli, Skara Brae è un piccolo gioiello da avere.
Non è appariscente. Non urla. Ma ti entra sotto pelle, come una storia raccontata davanti a un fuoco acceso.
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