C'è un'ombra tra le piramidi.
Non è un nemico. È un rivale silenzioso.

In Men-Nefer, non sei mai davvero solo. Anche quando giochi da solo.
Questa non è una modalità solitario come le altre. È una seconda anima progettata, con tanto di nome: Imhotep. Non un automa a caso. Non una variante adattata. Ma un avversario pensato come fosse umano, con un'intera sezione del tabellone dedicata solo a lui.
Perché Men-Nefer non si limita a essere un bel gioco da tavolo strategico. Ti sfida anche nel silenzio.
In arrivo presto su FroGames.it grazie a Ghenos Games, Men-Nefer ci porta nella Menfi dell'antico Egitto, verso il 3050 a.C. Una città chiamata così dagli egizi stessi: "la bella e perfetta". E questo gioco, di perfetto, ha l'equilibrio tra estetica e strategia, ma anche una cosa che molti giochi moderni non hanno: una modalità in solitario pensata con rispetto, eleganza e profondità.
Germán P. Millán: il designer che costruisce come un architetto delle meccaniche

Dietro Men-Nefer c'è Germán P. Millán, già noto per giochi come Bitoku e Sabika, due titoli che hanno incantato i fan degli eurogame strategici per la loro struttura raffinata e poetica. Ma qui, con Men-Nefer, Millán cambia passo.
Qui non c’è engine-building sfrenato. Non c’è corsa alla combo infinita. C’è ritmo, previsione e tensione controllata.
Millán progetta con la pazienza di un architetto e l’intuizione di un illustratore. Ogni sua scelta ludica si sente nei dettagli:

- Piazzamento lavoratori a doppio stadio: posizioni ora per agire dopo, come in una danza ritmica tra desiderio e azione.
- Azioni concatenate che si sbloccano come meccanismi nella sabbia.
- Strategia silenziosa: pochi round, tante possibilità, zero confusione.
È il tipo di autore che non grida. Sussurra. E tu ascolti.
Un gioco da tavolo strategico, sì. Ma con un'anima narrativa.
Se ami i giochi con tante opzioni, Men-Nefer ti offrirà abbondanza. Ma non ti perderà mai.



Ogni partita è un piccolo viaggio nell’antico Egitto:
- Imbalsami i nobili per onorare Osiride e ottenere vantaggi sacri.
- Costruisci piramidi che non sono solo piramidi, ma punti di snodo del tuo piano.
- Naviga il Nilo: il movimento fluido di una barca diventa una risorsa strategica.
- Interagisci con sacerdoti, sfingi, necropoli. Tutto ha un senso. Tutto è parte del tuo percorso.
Ed è qui che Men-Nefer brilla: ogni mini-gioco è connesso agli altri. Non giochi compartimenti stagni. Giochi un sistema vivo, fatto di incastri, sinergie e scelte che raccontano una civiltà.
Imhotep non è un bot. È un avversario pensato. E ha un passato vero.
Ed eccolo, il vero colpo di scena.
Molti giochi ti danno una versione in solitario. Men-Nefer ti dà un altro giocatore.

- Si chiama Imhotep, come l’architetto divino della storia egizia.
- Imhotep non è un nome casuale: fu una figura realmente esistita, vissuta attorno al 2700 a.C., considerato il primo architetto della storia, medico, astronomo, sacerdote e persino divinizzato dopo la morte.
- In Men-Nefer, l’automa prende il suo nome non per caso: è un costruttore silenzioso, un rivale nobile, un'entità che conosce ogni pietra del tempio.
- Ha mezzo tabellone dedicato solo a lui. Non ruba il tuo spazio: vive nel suo.
- Non agisce a caso: segue uno schema leggibile, ma insidioso. Ti costringe a pensare.
- Può bloccare, costruire, imbalsamare, segnare punti. Fa tutto, e lo fa in modo credibile.
È una delle poche esperienze in solitario che non sembra una simulazione. Sembra una vera partita.
Per chi gioca spesso
da solo, questa è una perla rara.
L'Egitto non è un'illustrazione. È un meccanismo.
Molti giochi ambientati nell’antico Egitto si fermano all’estetica. Ma Men-Nefer ci entra dentro.

- Il rituale funebre è una fase di gioco, non solo un’icona su una carta.
- Le merci prodotte (come il lino, il grano, l’incenso) sono parte attiva del motore.
- Le barche sul Nilo si muovono davvero, sbloccando nuove aree e bonus.
Non c’è niente di incollato. Ogni dettaglio è parte del flusso.
Questo è storytelling meccanico. Questo è design che rispetta la storia.
Perché Men-Nefer è speciale
Abbiamo amato tanti giochi quest’anno. Ma Men-Nefer ha qualcosa che gli altri non hanno: un’identità piena.
- È un eurogame strategico elegante e accessibile
- Ha una modalità in solitario degna di nota, con un automa basato su una figura storica realmente esistita
- La sua ambientazione è integrata, non pretestuosa
- Ha produzione curata: componenti spessi, iconografia chiara, tabellone che respira
- È profondo ma mai punitivo: ogni errore è un insegnamento, non una condanna
Ti piacerà se ami...
- I giochi da tavolo strategici e tematici come Bitoku o Sabika
- I giochi dove ogni turno ti fa respirare decisioni vere
- I solitari pensati, come Ark Nova, Weather Machine o Atiwa
- Le produzioni curate, dove ogni pezzo ha peso, forma e coerenza
In arrivo su FroGames.it
Men-Nefer arriva presto nel nostro catalogo. Non vediamo l’ora che lo tocchiate. Che lo giochiate. Che vi ci perdiate dentro.
Perché a volte, anche quando sei da solo, un gioco ti guarda negli occhi. E si chiama Imhotep.
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