Konane è un antico gioco astratto per 2 giocatori nato sulle isole Hawaii. Si dice che fosse giocato dai capi tribù e dai guerrieri per allenare concentrazione, calma e previsione. Una griglia, pedine bianche e nere… e un ritmo che cresce come il respiro dell’oceano.
Il tabellone parte completamente pieno: un equilibrio perfetto. Bastano due pedine rimosse all’inizio, e l’onda prende forma. Da lì ogni mossa è un salto in linea retta, un colpo deciso, una cattura che cambia il flusso della partita.
In Konane non reagisci: anticipi. Ogni movimento apre catene inaspettate che possono ribaltare il duello.
Ogni salto elimina una pedina avversaria, ma soprattutto riscrive lo spazio. Konane non è un astratto lento: è rapido, intuitivo e profondo quanto il Pacifico che circonda le isole. Non ci sono mosse obbligate, ma il blocco sì: quando non puoi più catturare, la tua partita è finita.
È una sfida pura: equilibrio, ritmo, intuizione. Un gioco antico che vive ancora perché mette alla prova mente e respiro, come una danza marziale in miniatura.
Sulle isole del Pacifico, chi sa leggere il prossimo salto diventa leggenda.






